
A fine 2016/inizio 2017 potranno essere realizzati a Brusino Arsizio i primi allacciamenti dei privati alla condotta principale della fognatura, nella tratta compresa fra Pianesa e Molino, lungo la strada cantonale, a monte del paese. È infatti stata avviata in questi giorni, a Molino, la costruzione della seconda stazione che, insieme alla prima, già ultimata a Pianesa, costituisce il complesso sistema di pompaggio delle acque luride che saranno convogliate fino a Pojana, poco oltre il ristorante Terminus.
Qui un terzo impianto, presto in cantiere, permetterà alle acque fognarie di raggiungere Maroggia, con una tubazione sub lacuale. Sull’altra sponda del Ceresio la fognatura di Brusino viaggerà poi nelle tubazioni esistenti, fino a raggiungere l’IDA ai Prati Maggi, a Mendrisio.
Sarà il Consorzio depurazione acque Mendrisio e dintorni (CDAM) a gestire la parte dell’opera appena descritta, comprese le due stazioni di pompaggio. Al Comune, invece, toccherà costruire l’intera rete fognaria all’interno del paese e dal paese fino al confine. Ci vorrano diversi anni. Tutto ciò nell’ambito del Piano generale di smaltimento (PGS), già votato dal Legislativo. Si tratterà dunque di assegnare i crediti ai vari lotti, la cui progettazione è in corso. I crediti verranno sottoposti a tappe dal Municipio al Consiglio comunale; le fosse settiche saranno dismesse progressivamente, con l’avanzare dei lavori. I costi di allacciamento alla rete comunale sono a carico dei privati, secondo i disposti della Legge federale sulla protezione delle acque, come pure una parte dei costi a carico dei contributi di costruzione della canalizzazione principale. Il Comune, inoltre, partecipa alle spese e agli investimenti del CDAM, secondo la chiave di riparto stabilita, pur non essendo ancora collegato agli impianti.
Le informazioni riguardo all’avanzare dei lavori e al programma degli anni a venire sono state date mercoledì 3 febbraio durante una serata pubblica, presente l’autorità, il tecnico comunale arch. Andrea Scacchi e una delegazione degli studi di ingegneria responsabili dei lavori, Luigi Tunesi SA e Comal SA. L’opera è stata presentata dall’ing. Michel Tricarico, dello studio Tunesi.
Il primo cantiere era stato avviato nella primavera 2011; la ricerca della soluzione tecnica più adeguata, con un occhio di riguardo ai costi dell’investimento, ingente per una popolazione di 400 abitanti, non era stata facile; ma il Municipio fu determinato nell’ottenere il massimo possibile dei contributi. L’opera di circa 3.9 mio di fr. è finanziata dalla Confederazione e dal Cantone nella misura di circa il 60%. Rispetto ai preventivi, che risalgono ormai al decennio scorso, il costo delle opere fin qui realizzate – voci di rincaro escluse – è salito del 9-10%.
Diversi i fattori che hanno contribuito all’aumento: nell’ambito dello scavo il materiale del sottofondo stradale è risultato di scarsa qualità e non ha potuto essere reimpiegato per il riempimento della trincea tra Pojana e il paese; la richiesta, da parte del Cantone, di ripavimentare metà carreggiata e non soltanto la parte scavata per posare la canalizzazione; l’interruzione del cantiere per diverse settimane dovuta alla frana caduta lo scorso anno poco prima dell’entrata del paese; la decisione di posare lungo il medesimo tracciato utilizzato per la fognatura, con la collaborazione di Swisscom, il tubo che porterà anche a Brusino la fibra ottica, permettendo in futuro, dunque, l’allacciamento via cavo ai moderni impianti di ricezione e trasmissione.