
“Fortissimamente Camolese”, avevamo titolato il nostro pezzo tre mesi fa. Nessun dubbio da parte della dirigenza: Giancarlo Camolese continuerà a guidare la squadra alla quale si è ora aggiunta una “voce” importantissima, non solo a livello di spogliatoio ma anche tecnico: quella di Mattia Croci-Torti, da sempre con la maglia del FC Chiasso nel cuore. La squadra è tornata in campo ieri.
Buone nuove: Mattia è tornato al Riva IV! Si fa di nuovo sentire dunque la “voce”, che è punto di riferimento della curva (la quale stravede per il “Crus”). È inoltre sinonimo di “garanzia” per la squadra (prima sul campo, da giocatore indomabile, poi sulla panca), sensazione di grande positività per la società, che lo ha fatto crescere come calciatore e come uomo. Si tratta indubbiamente di un segnale importante: significa che la dirigenza si è resa conto che, andando avanti di questo passo (con Camolese neanche una vittoria), si potrebbero riscoprire sofferenze, purtroppo non inedite!
La prima necessità impone al Chiasso di rompere subito il digiuno di vittorie. I primi avversari sono: Neuchâtel-Xamax, Aarau, Wohlen, Bienne. Non si scappa: saranno tutti “scontri” da non perdere, che dovranno anzi permettere ai rossoblù di appropriarsi di un bel filotto di vittorie. La squadra ha zoppicato vistosamente per cinque mesi. Tanti, troppi. Non le sarà facile bruciare sul filo le avversarie dirette, tutte rinforzatesi. I punti devono essere messi in cascina in febbraio. A marzo le cose potrebbero complicarsi contro Wil (che si è preso addirittura dal Losanna il bomber di ChL Roux) e Winterthur. Fermiamoci qui perché in aprile si dovranno affrontare il Losanna e di bel nuovo sangallesi e neocastellani. Partiti in modo disinvolto (primi in classifica) i rossoblù si sono fatti risucchiare dal gruppo sino a precipitare al penultimo posto. Alle loro spalle c’è solamente l’Aarau dell’ex Schällibaum: il 13 febbraio al Riva IV sarà scontro diretto!
D’accordo, la classifica è piuttosto corta: il Chiasso (21 punti) è a tre sole lunghezze dallo Xamax, quarto con 24 punti. Basterebbe una vittoria alla Maladière per portarsi in parità, e una fra le mura di casa (in aprile) per lasciarsi i neocastellani alle spalle. Ma un punto deve restare fermo: nessuno finora, nemmeno Camolese, è stato in grado di spiegare la caduta in verticale della squadra dopo gli acuti di inizio campionato con Marco Schällibaum. Al punto in cui siamo arrivati, il tecnico torinese non ha più attenuanti di sorta da fare valere.
“Sono contento – aveva dichiarato il primo giorno – di arrivare in un club di grande tradizione, il cui patron ha trovato le parole giuste per stimolarmi. Mi ha fatto capire la missione che c’è da compiere: penso che il Chiasso abbia quest’anno grandi possibilità”.
Dal dire al fare. Gli obiettivi in quattro e quattr’otto sono cambiati. Non sarà facile risalire la china. Tuttavia nel calcio, come si sa, è per fortuna possibile, quasi sempre, sovvertire il pronostico. Camolese in queste settimane avrà avuto la possibilità di fare forza sulle sue idee. È dunque lecito sperare in una splendida seconda parte di stagione, ricca di bel gioco e soprattutto di vittorie. Siamo impazienti di verificare le sue strategie tecniche. Basterà la frustata d’orgoglio che Mattia Croci-Torti lancerà ai giocatori? Il primo raduno è fissato lunedì. Tutti sperano in un ciclo positivo. Intanto dal Balerna siamo informati che Mattia continuerà a fare l’allenatore dei nerazzurri almeno sino al termine della corrente stagione. Il comitato è entusiasta del suo lavoro, felice di tenerselo ben stretto.