Breggia, si raccolgono le firme

0
1832

(red.) Il giovane Comune di Breggia affronterà per la prima volta nei prossimi mesi una votazione referendaria.

 

Se i contrari alla vendita di quattro proprietà raccoglieranno un numero sufficiente di firme, si andrà a votare sulla decisione del Consiglio comunale (cfr. l’Informatore del 18 dicembre) di vendere un alpe e tre edifici. Franco Crivelli, consigliere comunale di Insieme a Sinistra si fa portavoce del gruppo promotore, sostenuto dalla stessa Sinistra e dai Verdi. “Usiamo lo strumento del referendum come un freno d’emergenza nelle mani del popolo per tutelare i beni appartenenti alla collettività e al territorio”. La messa all’asta dei beni è motivata dal Municipio e dal Legislativo con ragioni di politica finanziaria, già spiegate nelle scorse settimane e ribadite in una circolare inviata ieri a tutti i fuochi. Ma i referendisti non sono d’accordo: “a breve il moltiplicatore dovrà essere comunque portato dall’odierno 95 al 100%;  per questo la vendita è  un buco nell’acqua. In nome dell’equilibrio finanziario nel 2016, l’amministrazione  sacrifica un patrimonio culturale e sociale di grande potenzialità”. Il gruppo rimprovera al Municipio di gestire la cosa pubblica “con superficialità”. Non bisogna vendere, ma “valorizzare questi beni, rendendo maggiormente attrattivo questo bel Comune periferico. La Valle di Muggio, premiata paesaggio dell’anno 2014, deve essere gestita in modo intelligente e lungimirante con progetti innovativi e attrattivi. La gente che la abita e la tiene viva vuole farsi sentire ed esprimere il proprio dissenso sul modo di agire delle autorità, le quali sembrano non dare troppa importanza alle peculiarità di chi ci vive e alle componenti del territorio”.