Villa Argentina: la STAN ricorre

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Approvata a maggioranza la scorsa estate dal Consiglio comunale di Mendrisio, la nuova pianificazione del comparto di Villa Argentina incontra i primi scogli. La Società ticinese per l’arte e la natura STAN ha infatti interposto ricorso contro la variante del Piano particolareggiato.

L’accento viene posto in prima battuta sul fatto che l’area in questione risulta di particolare pregio e comprende diversi beni culturali protetti a livello cantonale e inventariati anche dall’ISOS. Per la STAN è doveroso che le autorità prendano in considerazione le valutazioni dell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere, così come i Principi per la tutela dei monumenti storici in Svizzera. La variante adottata dal Legislativo, secondo i ricorrenti, non tiene conto di questi strumenti codificati a livello federale. E neppure di alcune importanti richieste avanzate dal Dipartimento del territorio nell’ambito dell’esame preliminare datato 2012, in particolare in merito alla necessità di quantificare il bisogno di nuovi spazi da parte dell’Accademia. “Anche se un obiettivo di sviluppo dell’Accademia di architettura fosse dichiarato, non necessariamente i bisogni di spazio dovrebbero trovare soddisfacimento a detrimento della superficie di un parco storico dell’importanza di quello di Villa Argentina”.
Un’altra richiesta del Cantone disattesa dalla variante – annota la Società ticinese per l’arte e la natura – riguarda l’estensione del perimetro di rispetto “che chiediamo sia imposta d’ufficio dal Consiglio di Stato”. Si stigmatizza il fatto che il Piano particolareggiato ignori tutto il fronte a valle di Via Turconi dove sorge Palazzo Turconi, cuore iniziale dell’Accademia, il costruendo Teatro dell’architettura, l’area proposta per l’estensione degli spazi a valle dell’ex OBV, attualmente oggetto di concorso d’architettura internazionale.
La STAN chiede quindi, in sintesi, al Consiglio di Stato di stralciare il comparto A2 dalle zone edificabili, definire le zone di rispetto di Villa Argentina e del suo parco, modificare l’estensione del perimetro di rispetto, inserire i beni culturali d’importanza locale omessi dal Comune. Da ultimo si chiede che a Mendrisio sia fatto obbligo di integrare nei piani e nelle norme d’attuazione la protezione dell’aberatura protetta.