
Violenti, volgari e irresponsabili. È il meno che si possa dire di quei sedicenti tifosi che, allo stadio di Mendrisio in occasione della partita tra i locali e il Baden, hanno offerto uno spettacolo veramente degradante di se stessi, offendendo al contempo il calcio e tutti coloro che per il sodalizio calcistico bianconerorosso si danno un gran daffare mettendoci cuore, passione e professionalità.
L’argomento, com’era ovvio, è stato al centro dell’attenzione in occasione della recente assemblea del FC Mendrisio. Il presidente Karl Engel (nella foto) si è detto molto amareggiato per quanto successo ma al contempo determinato a usare misure di “tolleranza zero” verso questi energumeni. Non è ammissibile trasformare gli spalti in campi di battaglia, introdurre allo stadio bastoni tramutati in lance per contrastare le intemperanze di omologhi avversari. Non è ammissibile in grandi stadi, dove si giocano partite ai massimi livelli, e non lo è neppure, e a maggior ragione, al cospetto di un incontro di Prima lega, dove il rispetto e l’educazione dovrebbero essere al primo posto in ossequio al messaggio che il FC Mendrisio vorrebbe trasmettere non solo ai tifosi ma in particolare alle centinaia di allievi di ogni età iscritti nelle squadre del sodalizio. Ed è in quest’ottica, ha concluso Engel, che il comitato ha intimato la diffida ufficiale a quattro tifosi e che si deve leggere l’esonero di un allenatore d’una squadra giovanile, che invece di spiegare ai suoi ragazzi (presenti alla partita) l’inaccettabilità dei fatti, non è stato capace di dare il buon esempio distanziandosi in modo chiaro da comportamenti ed esternazioni poco edificanti.