
(red.) Chi dipinge, chi scolpisce, chi si è avventurato nel post moderno; altri sono fotografi e videomaker; sono rappresentate anche le categorie dei poeti, dei cantautori, dei librai.
Li ha invitati l’associazione Campid’Arte, di Balerna, l’unica borgata del Ticino, probabilmente, che lungo poche decine di metri, intorno alla strada cantonale, allinea, dentro spazi pubblici o privati, tutto quanto ha bisogno la gente per stare al mondo: la cancelleria comunale, la posta, la chiesa, i negozi, i commerci, i bar… Ben 17 “postazioni” pubbliche o private che tra sabato 4 e domenica 5 settembre faranno spazio agli artisti, tutti professionisti, anche se alcuni a tempo parziale, di Campid’Arte.
A ciascuno di loro sono stati assegnati tre spazi: uno sul tetto della Posta, dove con l’aiuto del fabbro Mandelli è stato montato un telaio per issare 30 bandiere d’artista alte un paio di metri; il secondo negli esercizi pubblici; il terzo nella Sala del torchio, di cui è proprietaria la Parrocchia che ha offerto la propria collaborazione insieme al Comune, Valcambi Swiss, Chicco d’Oro, ACP/Alchemilla.
Al Fadhil, artista visuale, in rappresentanza di Campid’Arte, spiega che molte persone non hanno l’abitudine di frequentare musei o esposizioni d’arte, “così abbiamo pensato di rendere le opere d’arte accessibili, nei luoghi frequentati comunemente dalla popolazione. Opere e artisti che sono in transito, cioè passano da lì, fermandosi un paio di giorni, e poi se ne vanno altrove, proprio come accade a coloro che raggiungono il centro di Balerna, lungo la strada, e passano oltre…”. L’idea è di far diventare Balerna, una volta l’anno, a motivo della sua particolare posizione geografica, un punto di riferimento per artisti e amanti dell’arte.
“Nelle rapide trasformazioni che investono la nostra società e i continui flussi di persone, denaro e merci che affluiscono freneticamente, anche le idee creative trovano un loro spazio e contribuiscono ad infondere energia e colori alla quotidianità”, conclude Al Fadhil.