
Dopo stagioni di ciak e cineprese per il grande schermo, la “Comica” torna al suo primo amore ossia il teatro ed il gratificante faccia a faccia con il pubblico. Ma questa volta non calcheranno le scene la Palmira e gli altri attori storici, bensì dei giovani di talento ed entusiasti. Si apre dunque un nuovo capitolo per quella che da alcuni anni è stata ribattezzata col nome di “Compagnia Teatro dialettale e Arti visive”. Rimane intatta la vocazione a fare ridere e divertire. Come dimostrerà la nuova commedia “Ul Requiem di Bechitt”” in agenda a settembre al Plaza di Mendrisio.
La pièce teatrale dal titolo “Ul Requiem di Bechitt” verrà proposta al Plaza di Mendrisio venerdì 11 settembre (ore 20.30), sabato 12 settembre (ore 20.30) e domenica 13 settembre (ore 17). La prenotazione dei biglietti on-line è già iniziata su www.mendrisiocinema.ch (20 fr). Da settimana prossima si potranno acquistare i biglietti anche via telefono componendo lo 091/646.16.54 (22 fr). La pièce durerà circa un’ora e mezza ed è suddivisa in due atti. C’è da attendersi un inizio a dir poco funebre, un metà-tempo in clima meditativo-rilassante ed un finale esuberante. Regista e autore Diego Bernasconi.
• La Palmira non c’entra
Mentre gli attori storici della Compagnia attendono l’uscita nelle sale cinematografiche della seconda pellicola che narra le tormentate vicende della Palmira e del suo entourage, dal romanzo di Diego Bernasconi e Simona Torriani “Lutto alle pompe funebri” viene al mondo questa commedia tragicomica dialettale. “Sembra un testo per teatro” era stato uno dei commenti della critica quando i due autori avevano ricevuto il Premio Stresa. “E così ho pensato di adattare il testo e trasformalo in un copione vero e proprio” spiega Diego Bernasconi durante l’incontro con la stampa. Incontro tenutosi al Plaza di Mendrisio dove tutto è pronto per lo spettacolo: sul palco campeggia l’accattivante scenografia realizzata come pittura su tela da Tobia Botta. È concepita in due luoghi, da una parte i colori caldi della casa della famiglia Bettoni e a dall’altra le tinte fredde e anche un po’ da brivido del cimitero. L’importanza attribuita dalla Compagnia alle scenografie ed il legame costante con le creazioni di Tobia Botta, fanno sì che negli anni si sia instaurata una profonda sinergia artistica oltre che un’amicizia. “È il moderno che viene accostato al dialetto che in molti definiscono vecchio” commenta Diego Bernasconi passando la parola a Tobia Botta che aveva già realizzato le scenografie di “Palmira mon amour”: “La casa e il cimitero in questa pièce non sono solo luoghi ma stati d’animo; – aggiunge Botta – il mio intento è quello di far stare bene lo spettatore fin dall’inizio e ringrazio la Compagnia che mi ha lasciato libero nelle scelte della realizzazione”.
• Personaggi e interpreti
Adele e Clelia, le due sorelle Bettoni della “Onoranze Funebri Bettoni” saranno interpretate rispettivamente da Angela Pesciallo e Petra Facchinetti; Matteo Gerosa si calerà nei panni di Enrico, Giorgio Beretta sarà Otto, Davide Maggi impersonerà Adelmo, e poi Sara Crivelli-Raas sarà Elena, Fabiola Jelmini diventerà Rita ed Edy Muscionico interpreterà don Ottavio.
• La trama
Tutto ruota attorno alle sorelle Bettoni, Adele e Clelia, due anziane matriarche della premiata “Onoranze Funebri Bettoni” che da sempre monopolizza la vita – e la morte! – di tutti gli abitanti di un bucolico paesello. Quando però la “nera signora” viene a bussare alla porta dei Bettoni, presentandosi sotto forma di un cotechino freddo trangugiato a tradimento in una tetra notte di fine estate, la faccenda si fa interessante. Ma non vogliamo svelare di più di questa commedia drammaticamente divertente.
• E il Plaza diventa
un salottino per Mendrisio
“Da tempo si parla della necessità di disporre di uno spazio per creare teatri; – ha annotato il regista – nel nostro caso abbiamo scoperto una grande collaborazione con Luca Morandini. Questo teatro è stato interamente preparato e allestito qui al Plaza e ne siamo molto contenti”. Orgoglioso di ospitare la Compagnia si è detto Luca Morandini. “La sala contiene 320 posti – ha detto – ed è nata verso gli anni ‘60/’70. È stata di recente adattata alle esigenze – soprattutto tecniche – per accogliere teatri e spettacoli. Noi ci auguriamo che questi artisti di talento la adottino un po’ come una loro casa. Il Plaza è una struttura polivalente dove si possono realizzare diverse proposte. È un po’ un salottino per Mendrisio e a me piace che una struttura di questo tipo venga utilizzata da chi ha talento e passione”.