Al lavoro con…

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(red.) Contatterà i Comuni e le aziende, parlando loro della necessità di collaborare per trovare soluzioni nuove, riducendo così il numero delle auto di chi va a lavorare – frontalieri e residenti – che generalmente hanno a bordo 1,07 persone, cioè solo il conducente.

 

È il mandato assegnato, fino alla fine dell’anno corrente, a Corrado Sartori, sindaco di Arogno, nominato, a tempo parziale, “coordinatore di mobilità aziendale del Mendrisiotto”. Un progetto-pilota, a scadenza definita, sostenuto in modo deciso dal DT; ma che potrebbe  essere esteso nel Luganese, in caso di successo. La nuova figura nasce grazie all’iniziativa della Commissione regionale dei trasporti (CRT) e dell’Ente regionale di sviluppo (ESR) della nostra regione che ha sede a Chiasso, dove il progetto è stato presentato martedì.
Quella del “porta a porta”, ha ricordato Mauro Carobbio, presidente della CRT, è una strategia vantaggiosa, “scoperta” dal suo predecessore, Antonio Soldini che nel 2002-2003, di sua iniziativa, aveva visitato le fabbriche, ponendo ai dirigenti – già allora! – il problema della ricerca di alternative al forte traffico di frontalieri. Non fu, quella, una raccolta analitica di dati, “ma si capì che le aziende volevano collaborare”. Di lì a qualche anno il Cantone scrisse delle linee-guida; e le prime 4 fabbriche a San Martino convinsero i dipendenti a condividere il viaggio o a inventarsi altri sistemi per recarsi al lavoro. Ma il traffico nel frattempo è aumentato e ora “siamo in una situazione di insostenibilità”. L’intuito di Antonio Soldini si trasforma così in un mandato professionale per Sartoni che nella funzione di sindaco di…frontiera, nel suo piccolo, ha messo a disposizione un posteggio per il car pooling a ridosso della dogana, dove i pendolari lasciano l’auto.  Sartori avrà – come si dice – le spalle coperte: agirà, infatti, a nome di due enti che si stanno profilando autorevoli, dinamici e collaborativi, che si scambiano esperienze e informazioni.
Corrado Solcà è convinto che lo sviluppo di una regione come la nostra passa anche attraverso una buona mobilità. Le colonne certo non aiutano. Per questo un membro dell’ESR che lui presiede partecipa all’attività della CRT, commissione che ha ricevuto proprio dalle fabbriche la richiesta di trovare strategie per diminuire il volume di auto. “Cogliamo dunque la palla al balzo, adesso che è l’economia a sollecitare misure!”, ha detto Mauro Carobbio, alla testa della CRT, che pure delega regolarmente un proprio membro alle riunioni dell’ESR.
La politica non sta certo indietro. Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio, ha detto, a Chiasso, che “l’attuale problema di mobilità è ben riconosciuto sul piano politico nella sua gravità, poiché influenza negativamente la nostra qualità di vita, la salute e le attività economiche”. Ora, ha precisato Zali “si stanno facendo cose nuove”, come l’istituzione del mobility manager, sulla base di dati e misurazioni molto concrete, raccolti nei mesi scorsi con censimenti, inchieste, interviste. La seconda “cosa nuova” è il Fondo (volontario) per la mobilità aziendale nelle imprese che già gestiscono la mobilità dei dipendenti, un sistema di rimborso cash-bonus per chi utilizza il car pooling. Oggi i posteggi delle aziende sono quasi tutti gratuiti; il datore di lavoro chiede ai dipendenti di pagare il posteggio utilizzato; i contributi versati vanno in un fondo che l’imprenditore utilizzerà per introdurre forme di trasporto collettivo: il van gestito da una o più aziende vicine, o il rimborso in busta paga a chi arriva al lavoro con un’auto con un maggior numero di persone a bordo.

Auto condivisa fra cittadini e dipendenti comunali

Pubblico e privato si trovano a condividere un veicolo. Soluzioni del genere sono il futuro nel quadro di una mobilità che si fa sempre più faticosa per l’elevato numero di mezzi sulle strade e nei parcheggi. E così la Città di Mendrisio ha deciso di introdurre due novità assolute per il Ticino: da un lato la prima combinazione di uso condiviso di un’auto fra amministrazione pubblica (i dipendenti possono prenotarla per spostamenti durante la settimana) e cittadinanza (che può richiederla di sera o di sabato e domenica) e dall’altro la prima auto elettrica Mobility car sharing in Canton Ticino. A mostrarle alla stampa, davanti al Palazzo comunale martedì mattina, erano presenti il sindaco Carlo Croci e Mattias Schmidt, responsabile Regionale Ticino e Moesano per Mobility car sharing. Con loro, anche il vicedirettore dell’Ufficio tecnico  Mario Briccola e Gabriele Martinenghi, funzionario amministrativo dello stesso. Nel Mendrisiotto, altre due sono le postazioni Mobility e sono collocate alle stazioni di Mendrisio e Chiasso. I parcheggi per queste due nuove auto sono situati all’autosilo retrostante il Municipio. Farvi capo significa prenotarle (anche all’ultimo momento sperando che siano libere!), non doversi occupare della manutenzione o della pulizia del veicolo, e infine ricevere la fattura Mobility con i dettagli dei propri viaggi. Senza contare che non servono garage, non si pagano assicurazioni né vignette. Le auto possono sconfinare in Italia o all’estero e fino ad un massimo di tre giorni. Iscriversi è facile tramite www.mobility.ch. Per saperne di più sarà presente Mattias Schmidt domani sabato 6 giugno in Piazza del Ponte dalle 8.30 alle 17, nell’ambito  della manifestazione “Baüll vèrt”.