Una vittoria fondamentale

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EL) Grande prestazione dei rossoblù contro il Wohlen (altri 3 punti strappati agli argoviesi, già superati in casa). Il presidente Davide Lurati: “Non è stata una partita facile dopo la beffa della Pontaise (1-1, pareggio dei vodesi all’ultimo minuto, ndr).  Abbiamo vinto contro un’ottima squadra, giocando bene e restando concentrati sino alla fine. Non siamo più ultimi, ci salveremo!”. Domani si gioca alla Gurzelen contro la nuova “Cenerentola” Bienne.

 

Bella partita! Sul piano del gioco la squadra ha convinto giocando 90 (e più) minuti come mai finora. Nessun calo fisico, né psicologico.
Questa volta capitan Regazzoni non ha avuto la fortuna di segnare (ma il calcio d’angolo che ha portato all’1-0 è suo), ha però il merito di avere creato molte situazioni pericolose: lavorando, con una generosità da applausi, un gran numero di palle, dietro, a metà campo, davanti. Tante corse anche da parte di Mihajlovic, che al momento della sostituzione, si è guadagnato una standing ovation. Viçosa ha segnato il gol del raddoppio all’89’ (su assist di Reclari entrato in campo solo mezz’ora prima per sostituire Diarra, che non è ai suoi livelli) e si è segnalato per altri buoni spunti (al 27’ un suo tiro, imprendibile per Kiassumbua, ha sfiorato il montante). Bene anche Magnetti, che al 70’ ha costretto il portiere argoviese a un difficoltoso salvataggio in angolo. Ma la figura dominante porta il nome di Andrea Maccoppi: è salito in cattedra minuto dopo minuto. A centrocampo si è fatto notare superando, non in centimetri, il numero 17 avversario, Kevin Pezzoni, una pezza di giocatore: Andrea ha corso tanto con la palla tra i piedi, sbagliando pochissimo, forse niente: mai visto così incisivo come sabato. Merita la palma di miglior uomo in campo.
Vorrei dire ancora due parole sul figlio dell’ex mister del Locarno che troppo spesso non viene apprezzato nel modo giusto da una certa parte di pubblico: è un giocatore indispensabile, in crescita costante. Da tenere ben stretto.
A proposito di pubblico, un plauso per come in tribuna e sugli spalti (600 gli spettatori annunciati) è stata calorosamente sostenuta la squadra. In maniera insistita e a più riprese: fatto molto significativo!
Per il Chiasso si tratta di una vittoria fondamentale. Lo ha confermato anche il presidente Lurati: “Tre punti fondamentali, ottenuti contro un’ottima squadra: un successo che ha portato benefici effetti alla nostra classifica”.
Sul taccuino c’è naturalmente anche il primo gol, su mischia, di Madero da un paio di settimane alla ricerca di una “rivincita” dopo la sfortunata autorete contro il Servette. Nicolas ha contribuito, insieme al collega Rouiller, a tenere incollata al top la difesa. Dal canto suo Guatelli (grande intervento al 29’ su Bühler) è stato perfetto.
Restiamo ottimisti, nonostante la sconfitta del Lugano contro il Le Mont a Baulmes (3-2 per i vodesi). Lo siamo perché la squadra con Marco Schällibaum (finalmente è arrivata, dopo 4 pareggi di fila, la vittoria) ha decisamente alzato i ritmi. Puntando sullo scontro fisico, come mai succedeva prima. E migliorando nettamente la qualità di gioco.
Adesso c’è di mezzo il Bienne (migliorerà la situazione metereologica nella “Ville de l’avenir”?). Eravamo più o meno tutti convinti che i seelandesi con Jean Michael Aeby si sarebbero tirati fuori dalla mischia. Cosa che invece non è successa. Adesso dobbiamo tirare in ballo anche il Wil che ha solo 2 punti più del Chiasso: i sangallesi, che avevano pareggiato al Riva IV, non vincono più una partita dalla 24.ma giornata (0-1 alla Breite di Sciaffusa).