(red.) Due sale operatorie equipaggiate, in cui “ogni specialista può trovare tutto quanto necessario per lavorare al meglio”. A Chiasso la medicina privata sembra andare a vele spiegate. Accanto alle prestazioni del Centro Medico sul Corso, che per quanto riguarda le operazioni si limita alla “piccola chirurgia ambulatoriale”, sorge, poco lontano, in via Livio, un’altra struttura, Academia Day Clinic, nel quartiere Arcadia, dove un tempo c’era la “Curt di Bola”.
“Abbiamo aperto da 3 anni e l’attività riguarda soprattutto la medicina estetica e, anche se in misura minore, la ginecologia”, dice a l’Informatore il direttore amministrativo, Daniele Crippa.
L’annuncio apparso sull’ultimo numero dell’autorevole Tribuna Medica Ticinese, organo ufficiale dell’Ordine dei Medici prefigura però un ampliamento delle prestazioni. La pubblicità, infatti, non specifica quale tipo di chirurgia viene praticato in via Livio; per cui si può immaginare un’estensione: “stiamo pensando anche ad altre specialità, come la chirurgia oculare e quella otorinolaringoiatrica, senza escluderne altre. Le nostre due sale, con i relativi servizi, lo permettono. È chiaro però che la clinica lavora in regime di day hospital”, conferma Crippa. Niente degenze, insomma. La tendenza, nel campo delle cure, del resto, va in quella direzione: sempre più interventi, anche di una certa portata, nel settore pubblico, avvengono in regime di day hospital, compresa la maggior parte dei trattamenti di chemioterapia. All’orizzonte appaiono dunque imprenditori che non esitano ad investire capitali notevoli nel settore tecnomedico, acquistando, com’è il caso di Chiasso, costose sale operatorie; e ad affittarle ai medici attivi in Ticino quando non sono occupate dai medici della clinica, spesso professionisti italiani autorizzati ad esercitare da noi.
Per intanto si parla di signore
Per intanto, all’Academia Day Clinic, si parla perlopiù di signore, perché la medicina estetica è soprattutto una questione femminile, pur senza escludere i signori. La clientela è italiana; ma ci sono anche ticinesi, spiega Crippa. Qualche problema è nato all’inizio dell’anno con l’abbandono del cambio fisso; qui non è come con le auto e i congelatori, venduti a suon di eurobonus; in Via Livio si stanno comunque studiando le opportune strategie commerciali.
La clinica, da quanto risulta a l’Informatore, sta avendo un grande successo. Contatti con il settore pubblico? “Siamo aperti a qualsiasi collaborazione ma per ora nulla si è verificato di tutto ciò”.
Dalla tricologia alla ginecologia
Se la chirurgia estetica e la tricologia risolvono problemi, per così dire, esterni, la ginecologia è chiamata a risolverne di natura ben più complessa. Stando al sito, si praticano in via Livio – ma per ora si tratta solo di un’offerta, a quanto sembra – anche interventi di neoplasia mammaria, cioè di asportazione di tumori al seno, come pure l’ablazione di fibromi uterini e di interventi sull’endometrio. L’anestesia della clinica, disciplina delicata, oltre che centrale nella chirurgia, utilizzata a livello locale o generale, è affidata a specialisti in anestesia e rianimazione di una società svizzera esterna, attiva anche in altri ambiti sanitari. E se dovessero sorgere problemi legati all’anestesia, all’intervento stesso o al post-operatorio? “Abbiamo professionisti seri e competenti. Non è mai successo nulla e spero che la clinica possa continuare in questo modo”, afferma Daniele Crippa.
Le strutture private come quella di Chiasso, a differenza di tutti gli ospedali pubblici dell’EOC, non dispongono delle cure intensive; una mancanza che i pazienti devono mettere sul piatto della bilancia prima di scegliere.
Il privato si allarga
“La struttura di Chiasso – dice a l’Informatore il responsabile di un’agenzia di marketing e comunicazione – riflette assai bene la vita odierna nel nostro mondo, basata sul bello, sull’esteriorità; vogliamo l’auto nuova, lucida, possibilmente grande. Una moda, quella dell’auto. Proprio come la medicina estetica. Non si bada a spese”.
Estetica a parte, i segnali e le realtà che giungono da Chiasso, dov’è stata aperta da qualche settimana anche una dialisi privata, con prestazioni a carico della LaMal, mostrano, una volta ancora, come la cura delle malattie stia diventando sempre più un affare, soprattutto per il settore privato. Le società o le fondazioni, che già dispongono da decenni di rinomate cliniche in tutto il Cantone – alcune “no profit”, altre decisamente rivolte al guadagno – hanno messo in piedi in pochi anni veri e propri centri di medicina; oltre a quello di Chiasso, e a quello di tipo pediatrico di Mendrisio, un altro è stato messo in funzione alla stazione FFS di Lugano, anch’esso in posizione strategica. Un centro di dialisi funziona da qualche anno nel Locarnese.
Anche i medici di famiglia formano centri
Per altri motivi, legati soprattutto ai costi delle attrezzature, del laboratorio e del segretariato, sempre molto elevati, diversi medici di famiglia, senza mettersi in società come accade nei Centri, ma tenendo ben separate le rispettive competenze, hanno unito le forze in un unico studio; con l’obiettivo, non secondario, di salvaguardare un profilo professionale poco remunerato e poco riconosciuto, negli ultimi anni, rispetto ad altre discipline.
“Vi sono medici che già all’università sanno quale potrebbe essere la disciplina che renderà di più. Se sono bravi nel passaparola e lavorano bene, non sarà loro difficile mettere in piedi uno studio molto redditizio”, dice ancora l’agenzia a l’Informatore.
Ostetricia e narcosi private
“Movimenti” anche nel settore dell’ostetricia: a Lugano, nel quartiere di Besso, è annunciata l’apertura di una Casa della nascita, gestita al 100% da levatrici indipendenti. In Svizzera ne esistono già una ventina. Le prestazioni legate al parto, come noto, sono interamente pagate dall’assicurazione di base.
Buoni affari sembrano esserci pure nel settore dell’anestesia: il gruppo proprietario di due cliniche nel Luganese ha deciso di affidare la narcosi a medici e operatori dipendenti da una società anonima con sede ad Agno. Di recente costituzione (dicembre 2014) con un capitale sociale di 100 mila franchi, è stata costituita dallo stesso medico che dirige una delle due cliniche in questione. La società esercita attività di anestesia, di medicina perioperatoria in cliniche, nonché nel campo della gestione del servizio di anestesia per chirurgia ambulatoriale e di prericovero.
Interventi finanziati con prestiti al 13%
Sarebbe banale concludere dicendo che a Chiasso i “generi di confine” classici – il cioccolato, le sigarette, i dadi e la benzina – hanno lasciato il posto ad altre economie. Ma gli affari sembrano decisamente maggiori per chi si affaccia al mercato delle malattie o perlomeno dell’estetica. In Via Livio la qualità e la professionalità hanno prezzi variabili, da poche centinaia di franchi per qualche ruga, a 5’000 franchi per un addome senza cedimenti, secondo i preventivi – peraltro chiari – stabiliti in rapporto alla…voce di spesa.
Chi non ha soldi, tuttavia, non ha nulla da temere: la clinica, appoggiandosi alle banche, pensa anche al finanziamento degli interventi, con prestiti alla clientela svizzera da 1’000 a 80’000 franchi (anche superiori, su richiesta) ad un tasso che si situa tra il 9,9 e il 13,9%. Anche la clientela italiana può indebitarsi: le signore non devono neppure rivolgersi alla banca, ci pensa la clinica: “privacy massimamente garantita”. Nel solco della migliore tradizione della piazza.