Davide Bianchi trionfa a Roma

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Davide Bianchi (Bocciofila Centrale di Novazzano) ha vinto il Campionato del Mondo della specialità individuale. Ha perfezionato questa straordinaria impresa sabato scorso a Roma dopo una settimana di incontri che hanno man mano selezionato le trentadue nazioni partecipanti. Relativamente facili le partite del girone preliminare. Tre vittorie su tre. Ancora piuttosto agevoli, considerata la sua classe, le altre tre partite del girone intermedio. Ancora tre vittorie su tre.

Poi le cose si sono fatte molto serie e il ballottaggio gli ha voltato le spalle. Nei quarti di finale, a eliminazione diretta, partita secca ai quindici punti, ha dovuto vedersela con l’austriaco di origini italiane Nicki Natale che l’ultimo Campionato del Mondo lo vinse proprio a Roma nel 2010. Avversario ostico di livello massimo. Ne è uscito un incontro stupendo e molto combattuto che Davide Bianchi ha fatto suo, oltre che con le sue inimitabili capacità tecniche, con una caparbietà e una determinazione straordinarie: 15 a 10 il risultato finale.
In semifinale, il campione rossocrociato ha dovuto incontrare l’italiano Giuliano Di Nicola, un atleta da stratosfera. Davide Bianchi si è ulteriormente superato. Ha giocato una partita da enciclopedia delle bocce, anzi dello sport. Perché, oltre alla sua bravura nella specialità, ha impiegato carattere, tattica, resistenza, strategia e quant’altro si può impiegare per firmare un’impresa da leggenda. Ha letteralmente stroncato l’avversario con tutta una serie di giocate da manuale, una raffica di tiri di straordinaria precisione e puntate di millimetrica dimensione. Ammutoliti i tremila spettatori del Centro Tecnico Federale di Roma. Ammutoliti, sì, ma, alla fine, hanno sancito con un lungo applauso, la superiorità assoluta del giocatore svizzero. 15 a 8 l’eloquente verdetto numerico!
La finale con il bravo americano José Botto è stata una sfilata trionfale del nostro giocatore. Il rappresentante degli USA è parso decisamente inferiore al campione svizzero e verosimilmente appagato da una pur prestigiosa medaglia d’argento.
Vincere un Campionato del Mondo è possibile solamente se tutta una serie di fattori coincidono e si sommano. La bravura del giocatore, la sua preparazione tecnica, fisica e mentale, la collaborazione dei tecnici, l’apporto dei dirigenti, la determinazione, la caparbietà e altre risorse ancora.
A Roma Davide Bianchi è stato sostenuto pure dal tifo appassionato, intenso e persino assordante, per via dei campanacci, da una nutrita “torcida” rossocrociata. Alla quale il nostro giornale vuole rendere omaggio pubblicando la foto con i tifosi in un ideale abbraccio ai nostri tre atleti sul podio. Sì, con i nostri tre atleti. Perché la Svizzera è tornata dalla spedizione mondiale con due medaglie d’oro e una di bronzo. Oltre a quella di Davide Bianchi, il giovane Aramis Gianinazzi ha vinto il mondiale della categoria Under 21 superando in finale, con una partita eccezionale, l’“azzurro” Luca Capeti. E la ragazza svizzera, Laura Riso, diciannove anni e pochi mesi, ha conquistato un brillante terzo posto (medaglia di bronzo) nel torneo femminile.
Spedizione storica per i nostri colori. L’Inno nazionale svizzero è risuonato due volte (su tre) sotto la cupola del Centro Tecnico Federale di Roma. L’hanno cantato giocatori, dirigenti e tifosi svizzeri in un tripudio di bandiere e sciarpe rossocrociate. Non senza copiose lacrime di commozione.
Anche nel Mondiale la nostra regione (Davide Bianchi è giocatore della Centrale di Novazzano) ha marcato la sua presenza. E che presenza!