Il Mendrisio non perde un colpo

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enla) I ragazzi di Ardemagni confermano il loro ottimo stato di forma andando a vincere a Thalwil contro una squadra bisognosa di punti. Strepitosa la doppietta dei fratelli Nicolò e Jacopo Ravasi. Domani (ore 16) al Comunale arriva il Balzers.

Il Mendrisio (39) rimane secondo con tre punti in più della U21 del Grasshopper (36) che ha affondato i pari categoria del  Team Ticino con un poker glaciale. La squadra di Ardemagni contro un avversario che sta facendo il possibile per evitare di essere invischiato nella lotta per sfuggire alla retrocessione ha di nuovo disputato una gara in tutta brillantezza. Alla prova dei fatti è il risultato che conta: la vittoria è senz’altro meritata. Nel reparto avanzato hanno fatto la parte del leone Nicolò e Jacopo Ravasi: quest’ultimo ha anche colpito una traversa. Secondo la stampa locale i padroni di casa avrebbero meritato un punto. Riconosce però che nel secondo tempo s’è vista in campo una sola squadra, quella momò. Andrea Cataldo e Jacopo Ravasi finiscono nella “thalwiler’s Vitrine”. Anche il “numero uno” con un grande riflesso ha infatti impedito una seconda capitolazione.
Intanto ci si avvicina sempre più alle finali, obiettivo dichiarato a… furor di spogliatoio. C’è dunque da aspettarsi che i ragazzi lottino fino al termine del campionato. Sarà così pure domani contro il Balzers che ha messo al tappeto (2-0) un Taverne oramai destinato a rientrare in Seconda regionale. Auguriamoci di vedere al Comunale un pubblico, numeroso e caloroso come nel derby di settimana scorsa.
Il Team Ticino è stato travolto a Cornaredo (0-4) dal Grasshopper in quello che l’allenatore Ortelli considerava un test di importanza vitale. Purtroppo l’ottimismo del tecnico luganese è stato cancellato sul campo da una prestazione flop. Gli zurighesi sono andati a segno quattro volte. La batosta è naturalmente dolorosa per la nostra Under 18. Il discorso è spinoso, lo abbiamo affrontato più di una volta. Ortelli non ha colpe specifiche, la situazione, come è noto a tutti, si ripete di stagione in stagione. Anche quando avevamo quattro squadre in Challenge le cose non funzionavano: i giocatori venivano trattenuti dai rispettivi allenatori che poi li lasciavano in panchina o li mandavano in tribuna. Probabilmente c’è dell’altro. Coi tempi che corrono non si può pretendere la luna, la permanenza in PL deve restare l’unico obiettivo. Un obiettivo minimo, considerato quanto viene dato per il calcio giovanile nostrano. Non siamo a livello professionistico: magari è il momento di dare un taglio netto a direttori e via dicendo.
E accantoniamo pure qualsiasi velleità di avere un FC Ticino. Eravamo presenti al Torneo internazionale di Bellinzona: il Team U18 del bravo ex chiassese Matteo Vanetta ha disputato la semifinale contro l’Inter. Ebbene, nei 60 minuti di gioco non abbiamo sentito da parte del pubblico un solo “Hop Ticino”. È questo il punto! Hanno allora ragione Angelo Renzetti e Davide Lurati a continuare sulla loro strada che è poi quella “storica” del Lugano (solo in parte perché c’è comunque stato di mezzo un fallimento, e non tutti sembrano ricordarselo) e dell’ultracentenario FC Chiasso. Se non riusciamo a mantenere una squadra di giovani talentuosi in Prima Lega, che speranze ci sarebbero di allestirne una da Challenge League con ambiziosi progetti di disputare il campionato di Super League?
Oggi come oggi dobbiamo prima di tutto sperare nella salvezza del Chiasso, se poi il Lugano brinderà alla promozione tanto di guadagnato per il calcio ticinese!