• L’intesa non è stata raggiunta. La duplice conferma è giunta da entrambe le parti nella giornata di mercoledì. Comune di Mendrisio e Casinò Admiral, in effetti, nonostante gli sforzi messi in campo anche in queste ultime settimane, non sono riusciti a giungere a un accordo per quanto concerne il pagamento dei contributi di pubblica utilità.
Il Municipio di Mendrisio si era posto quale termine la fine dell’anno per trovare un accordo con la Casinò Admiral di Mendrisio che nel corso del 2014, lo ricordiamo, non ha versato i contributi di pubblica utilità dovuti in base alle convenzioni in vigore con la Città di Mendrisio (un milione e mezzo di franchi annui).
A questo punto tuttavia – fanno sapere i municipali in un comunicato-stampa diffuso mercoledì – “l’Esecutivo è rammaricato che non è stato possibile trovare un accordo con la casa da gioco. Esso è inoltre preoccupato del danno che il mancato tempestivo pagamento di quanto dovuto provoca alla città e di riflesso anche a tutta la comunità del distretto. Il Municipio informa dunque che intraprenderà quindi, sempre nel rispetto delle proprie competenze, tutti i passi che riterrà opportuno e necessari per tutelare i legittimi interessi del Comune”. Va detto che durante lo scorso anno (2014), il Municipio nel rispetto delle proprie competenze e di quelle del Consiglio comunale, si era mosso in tutti i modi per trovare un accordo con la casa da gioco. Purtroppo senza risultato. L’intenzione di ricorrere alle vie legali dopo la fine dello scorso anno, in caso di mancato accordo, era stata annunciata dal sindaco stesso Carlo Croci durante la seduta prenatalizia del Consiglio comunale.
Alla nota dell’Esecutivo cittadino ha fatto seguito la comunicazione firmata dalla Casinò Admiral SA che ha confermato sostanzialmente il mancato accordo con il Comune e la NCKM SA relativa al pagamento dei contributi di pubblica utilità. Pertanto, puntualizza la casa da gioco mendrisiense, “considerata l’importante diminuzione della propria cifra d’affari nel recente passato” – le cifre si sono ridotte a quasi un terzo passando da 133 mio nel 2007 a poco più di una cinquantina di mio – “e conformemente al parere espresso al riguardo dal suo Ufficio di revisione, ha attivato per l’anno in corso la clausola di salvaguardia contrattualmente prevista con conseguente sospensione dei pagamenti”.
Il comunicato lascia comunque spazio di manovra: la Casinò Admiral SA non ha infatti chiuso la porta a eventuali future intese che possano soddisfare tutte le parti coinvolte.