Turconi, non ci sarà conciliazione

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(red.) Il Cantone ha negato all’Accademia d’architettura l’esperimento di conciliazione, richiesto nelle scorse settimane dopo che i servizi cantonali competenti, il 12 novembre  avevano rilasciato un preavviso negativo al progetto dell’arch. Michele Arnaboldi per la copertura del cortile interno del vecchio ospedale, giudicata necessaria per ottenere una sala di lettura  nell’ambito della nuova biblioteca.

 

L’idea di coprire la corte del vecchio Turconi è controversa. Da una parte si sostiene che l’edificio neoclassico, costruito tra il 1853 e il 1860, non perde nulla della sua anima originale adeguando questo preciso spazio alle esigenze moderne; e, anzi, la copertura valorizzerà l’intero complesso, aumentandone la funzionalità, come peraltro si è verificato  nei molti edifici di questo tipo riletti negli ultimi decenni in chiave moderna un po’ ovunque in Europa. Tesi assolutamente respinta da coloro che ricordano come il Turconi sia intoccabile, considerando il fatto che la costruzione è inserita a pieno titolo nell’Inventario federale degli edifici da proteggere.
Il Cantone ha seguito questa strada, quella della protezione assoluta; e, dopo aver sentito gli uffici competenti, ha preavvisato negativamente il 15 dicembre il progetto di Arnaboldi. L’ Accademia, ricevuto il diniego, ha invocato, attraverso il Comune, un esperimento di conciliazione con gli uffici cantonali; ma il Dipartimento del territorio ha risposto picche, essendo le ragioni del no conosciute da tempo dall’istante; anche perché le parti avevano già avuto modo di incontrarsi  durante sopralluoghi a Mendrisio.
Il dicastero e il Municipio, a cui tocca rilasciare o meno la licenza, non si sono ancora pronunciati.