(red.) Comparto di Valera: il Dicastero pianificazione si è dato tempo fino a dopo le feste natalizie per valutare le osservazioni giunte qualche giorno fa dal Dipartimento del territorio riguardo all’esame preliminare (EP) della variante di Piano regolatore che il Municipio aveva sottoposto al Cantone all’inizio di quest’anno.
Il tempo necessario per capire quale impatto potrà avere il giudizio del Dipartimento di Claudio Zali, visto per la prima volta nella seduta di martedì, sulla proposta inoltrata dal Municipio.
Giudizio che non sembra positivo, stando a quanto riportato dalla stampa e dalla RSI nei giorni scorsi. La domanda fondamentale è di sapere se la Variante, disegnata dal pianificatore del Comune, Stefano Wagner, è in sintonia con i nuovi principi introdotti dalla revisione della LF sulla pianificazione del territorio, approvata in votazione popolare da popolo e Cantoni lo scorso anno, il 3 marzo 2013; riforma che chiede, sostanzialmente, di risparmiare spazi e paesaggi, concentrando i nuovi insediamenti là dove già ce ne sono.
Il Municipio ha deciso di non esprimersi, né su questo né su altri aspetti considerati dal Cantone nelle sue recentissime osservazioni. E questo almeno fino a quando il Dicastero avrà sottoposto al collegio il proprio parere che avrà un occhio particolarmente attento verso il coté giuridico della questione; cioè la richiesta di esproprio materiale per un valore di oltre 40 milioni di franchi che i proprietari hanno già inoltrato a titolo cautelare al tribunale competente. Da lì in avanti bisognerà allestire la proposta di variante che sarà presentata in seduta pubblica, sulla quale comunque sarà possibile inoltrare nuove osservazioni, come vuole la procedura. Una pianificazione che dovrà integrare, oltre alle osservazione sull’EP redatte dal Cantone, quelle scaturite da singoli cittadini, gruppi, partiti ed organizzazioni durante la preconsultazione che il Municipio aveva promosso a titolo facoltativo dal 7 gennaio al 7 febbraio di quest’anno. Si tratta di un “pacchetto”, di prese di posizione che considerano le varie utilizzazioni di Valera. A quel momento bisognerà rimettere in funziona la bilancia. Da una parte 7 mila persone che nel 2012 firmarono una petizione per riconsegnare Valera all’agricoltura; sull’altro piatto gli interessi dell’economia verso il grande comparto di 190 mila metri quadrati di terreni, più o meno liberi che si distendono tra la superstrada e la ferrovia.
Ma prima toccherà
al comparto Stazione Est
Molto probabilmente, prima di Valera, toccherà ad un altro dossier “presentarsi” davanti alla popolazione in seduta informativa. Si tratta del comparto Est della Stazione ferroviaria, delimitato da Via Franscini, che verrà riqualificato in funzione del trasporto pubblico e di nuovi insediamenti. Ben più avanti l’altro comparto, quello Ovest: il governo cantonale ha già approvato la variante che permette l’insediamento, entro pochissimi anni, di un importante settore della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Il messaggio del Municipio sul comparto di Villa Argentina dovrebbe essere preso in mano quanto prima dalla Commissione della pianificazione, istituita pochi mesi fa. Per Piazza del Ponte (serata informativa già svolta) si stanno esaminando le osservazioni, da integrare nel messaggio da sottoporre al Consiglio comunale.