“Zambrotta non si tocca”

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Chiasso, 1 marzo 2014 - Gianluca Zambrotta, durante la partita di Challenge League, fra il FC Chiasso e il FC Lugano, allo stadio Riva IV di Chiasso (FOTO FIORENZO MAFFI)

EL) Gianluca Zambrotta resta al suo posto, ha dichiarato Marco Degennaro dopo la sconfitta nel derby di Cornaredo. Quando fu chiamato a sostituire Komornicki, il direttore generale era stato esplicito: “Gianluca avrà tutto il nostro supporto, sono sicuro che ci farà navigare in acque più tranquille”. Fiducia che al mister era d’altronde stata manifestata pienamente dal presidente Davide Lurati ben prima della batosta di domenica.

 

Il Chiasso è stato umiliato dal Lugano che ha vinto con un pesantissimo 5-1. L’unica rete dei rossoblù (al 73’ sul 3-0) è stata firmata, come è quasi sempre successo finora, da Alberto Regazzoni. Il colpo del ko è avvenuto nei minuti di recupero del primo tempo da parte dell’ex Markaj. Alla ripresa del gioco, nel secondo tempo, il Chiasso si è afflosciato e ha dato via libera all’attacco “atomico” degli uomini di Bordoli che sono andati in rete altre tre volte. Badalli, chiamato a sostituire lo squalificato Guatelli, è stato salvato a ben tre riprese dai legni della sua porta. Poteva dunque finire 8-1. Sì, perché la squadra di Zambrotta di palle-gol, a prescindere da quella di “Albertone”, non ne ha praticamente più avute.
Ricordiamo che in inizio di stazione erano state espresse valutazioni esagerate sulla potenzialità della squadra. Si era già fatto così l’anno prima. Zambrotta, acclamato da tutti quando ha preso la panchina, non c’entra. La realtà è un’altra: la difesa, che è sempre stata una fortezza, manifesta preoccupanti distrazioni (è peggiore solo quella di Sciaffusa e Wil) il centrocampo non funziona  anche perché nella zona nevralgica manca un “vero” leader  che vivacizzi il gioco (Hassel è andato giù di giri rispetto a Locarno, Diarra chi l’ha visto?), l’attacco (soltanto 10 gol, è meno prolifico di quello di Bienne e Le Mont!) vive sulle invenzioni (l’ultima a Cornaredo) quella di Regazzoni.
Siamo alla 15.ma giornata e il Chiasso non c’è ancora. L’anno scorso erano stati liquidati Ramella e Komornicki, “due grandi conoscitori di calcio svizzero” come fu detto con particolare riferimento all’ex Aarau. La squadra era poi stata consegnata a Gianluca Zambrotta in prossimità delle feste natalizie.  Il già campione del mondo era stato esplicito: “Inizia per me una nuova avventura, mi è stata data una bellissima opportunità: conoscendo bene l’ambiente e i ragazzi, l’ho accettata subito. Ho notato una gran voglia di riscatto, tanta voglia di uscire da questo tunnel negativo. Cercherò a mia volta di portare più vivacità, più entusiasmo. Sono contento di avere con me Mattia”.
L’ennesimo avvicendamento alla guida tecnica non ha purtroppo portato il Chiasso ai risultati che tutti si aspettavano. Ma la colpa è dell’allenatore?