La nuova piazza di Coldrerio

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(red.) Un nuovo quartiere? Una nuova piazza? O un nuovo modo di “fare paese”? Coldrerio, che conta 2’843 cittadini, da qualche mese  dispone di un luogo d’incontro particolare. Si chiama Smart Village ed è già frequentato regolarmente da oltre 350 persone.

 

Un posto virtuale, certamente, essendo su Facebook; eppure assai reale, come si è potuto vedere a metà settembre al Parco del Paü, quando lo Smart Village ha messo in piedi una festa, con invito, anche cartaceo, rivolto a tutti i cittadini. Senza spendere un franco e senza sprechi, la festa è stata l’occasione, per numerosi ragazzi e giovani, di promuovere la propria bravura con la musica,  il ballo, la danza del ventre; diverse persone hanno portato cose buone da gustare in compagnia, con relativa ricetta; altre si sono occupate dei giochi dei bambini, che pure hanno decorato il parco con i loro disegni. Un’opportunità per stare insieme, per conoscersi.
Il progetto, nato in un borgo ricco – già di suo – di dinamiche sociali,  è stato ideato da Monica Rush Solcà, consulente aziendale nel campo della comunicazione, insieme ad un gruppo di persone che hanno condiviso con lei un principio preciso:  i social network, se usati con senno, hanno un grande valore democratico; ne è una prova il fatto che in certi Paesi sono vietati o vengono chiusi.  Il concetto è semplice: offrire agli abitanti di un ben circoscritto luogo una piazza virtuale, ma molto concreta, per conoscersi, scambiarsi delle competenze, dei piccoli servizi, per darsi una mano in caso di necessità, per limitare gli spostamenti quando se ne può fare a meno. Per molti che non lo usavano, FB si è rivelato una grande opportunità perché ha permesso di scendere in piazza senza mettere in piazza sé stessi, come spesso accade quando si usa male FB. L’esperienza di questi primi mesi è stata molto positiva; tanto che subito dopo l’apertura dello Smart Village di Coldrerio è stato “inaugurato” quello di Mendrisio; aperture anche a Saint Jean (Ginevra) e a Torretta (Palermo). A Coldrerio, quando, un paio di settimane fa, ha piovuto così tanto con relativi allagamenti di cantine (era un sabato) un residente ha chiesto una pompa; nel giro di un quarto d’ora aveva a disposizione quanto gli serviva; e anche chi faceva funzionare la pompa. “Credo che il conoscersi, quando l’incontro è il risultato di una richiesta o di un’offerta di aiuto, abbia un grande valore; forse non sai chi è che scrive, non l’hai mai visto, ma sai che abita nel tuo paese; e anche le altre 348 persone, nel caso di Coldrerio, sanno di questo scambio reciproco, di chi chiede e di chi dà”, spiega Monica Rush Solcà.
Concetti di spostamenti nuovi, all’insegna dell’ecologia e della condivisione, come il car pooling stentano a volte a farsi largo fra il pubblico perché si è un po’ diffidenti verso chi non si conosce. Ma il fatto di spartire il trasporto con l’auto con qualcuno del medesimo villaggio,  che abita appena più in là da casa tua, è tutta un’altra storia.
Smart Village si ispira a una serie di progetti sparsi nel mondo che dimostrano un chiaro desiderio nelle persone di voler partecipare attivamente per migliorare il proprio contesto ecologico e sociale. C’è chi, dovendo andare al Centro commerciale di Grancia, ha chiesto su FB se qualcuno avesse bisogno di un articolo particolare, non di dimensioni enormi, evidentemente: sono subito arrivate 4 richieste, equivalenti a 4 spostamenti in auto in meno. “Chi mi compera la sabbia per il gatto, quando va al Serfontana?” ha chiesto un’altra persona. Chi entra a farne parte ha tantissimi vantaggi personali, sfrutta al meglio le risorse a km zero, aiuta a preservare la cultura locale e conosce persone nuove del proprio paese. Insomma, c’è un nuovo modo per vivere il villaggio e facilitare la quotidianità grazie ad una piazza aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, predisposta all’incontro in tempo reale.
Ora la piazza di Coldrerio va avanti per conto proprio, sono i cittadini che la animano, la decorano, la utilizzano.