• (red.) La riunione dei comuni in una sola città favorisce i nuovi insediamenti? La pressione fiscale relativamente più leggera stimola le iniziative? Quanto contano, nella scelta del luogo di residenza, i servizi garantiti alla popolazione da una città che ne è tradizionalmente ben fornita? Insomma: le fusioni sono il volano dei cantieri, la fortuna degli impresari?
“Non glielo posso dire. E’ da poco che opero sul mercato immobiliare di Mendrisio, non conosco ancora bene il territorio – dice all’Informatore un imprenditore di Lugano che propone due monofamigliari in uno dei quartieri cittadini, di cui una già venduta – ma un aspetto mi ha sorpreso in modo positivo: la velocità e la disponibilità con cui l’ufficio tecnico comunale ha valutato e mandato avanti la mia domanda di costruzione. Da quanto ho potuto capire finora, quello di Mendrisio è un tessuto urbano vivace, dove la vocazione residenziale è presente insieme in modo interessante insieme alle attività artigianali, commerciali e industriali. Questo è positivo per il settore immobiliare”.
Esportati
gli indici della città?
Il Consuntivo 2013 della città non fornisce risposte soddisfacenti ai quesiti iniziali. Anzi, non ne dà del tutto. Così risulta difficile capire se, grazie alle fusioni, la carovana di gru, dumper, trax e betoniere ha lavorato di più rispetto a prima: come sostengono con convinzione alcuni cittadini da sempre critici nei confronti delle aggregazioni. “Sono stati esportati nei quartieri indici di sfruttamento che vanno bene per una città. Ho visto palazzine nuovissime con niente terreno intorno: in virtù di quali concessioni? Senza contare residenze dalle forme strane (è una questione di gusti, comunque). Qui, fino a ieri, si costruiva a misura di paese, anno dopo anno, una casa qui, una ristrutturazione là… E’ una sensazione, forse; ma adesso, a colpo d’occhio, mi sembra che l’attività edilizia sia molto più sostenuta di prima. Temo che, andando avanti di questo passo, diventeremo una banlieue, una periferia povera di contenuti”, dice all’Informatore una voce critica delle fusioni residente sulla Montagna.
La mozione
sul dezonamento
Preoccupazione che, sostanzialmente, si riflette nella mozione presentata in marzo con la quale il consigliere Tiziano Fontana, richiamando i documenti ufficiali della fusione, che confermavano quella tendenza, sostiene che le aree edificabili sono eccessive; e che il Comune dovrebbe dare il buon esempio dezonando un proprio fondo di 10 mila mq situato in centro e finora destinato alla costruzione di una scuola dell’infanzia. La mozione è all’esame delle Opere pubbliche e sarà indubbiamente l’occasione per riflettere sulla pianificazione del territorio aggregato, in cui vigono per intanto le capacità e le norme valide negli ex comuni.
L’elenco degli interventi
andati in porto nel 2013
Al capitolo “costruzioni” l’amministrazione cittadina si limita a compilare, oltre all’elenco dei lavori pubblici, che invero non sono pochi, quello degli interventi andati in porto nel privato o che presto lo saranno, quartiere per quartiere: a Mendrisio due nuovi centri commerciali (Coop e Migros), 170 appartamenti in diverse palazzine, varie ristrutturazioni; 12 nuove case e uno stabile di 8 appartamenti a Rancate; 8 nuove case, un’azienda vitivincola, demolizione e edificazione di uno stabile commerciale in piazza a Genestrerio; 10 nuove case monofamigliari e 2 palazzine con 8 appartamenti tra Arzo, Tremona, Capolago, Salorino (è il Municipio a sommare l’attività in questi 4 quartieri); palazzina con 12 appartamenti a Ligornetto; nuove case mono e plurifamigliari a Besazio (numero non specificato); bisogna poi mettere in conto le riattazioni un po’ in tutti i quartieri. Dal consuntivo sono assenti le valutazioni politiche: l’unico dato appariscente, ma non troppo attendibile, visto che tre anni fa alcuni comuni non erano ancora aggregati, è l’aumento delle domande di costruzione dal 2010 al 2013, passate da 114 a 177, delle notifiche, da 197 a 303 e dei collaudi di abitabilità, da 56 a 74.
La bacheca
del 21 luglio
Questo per quanto riguarda il 2013. E nel 2014? L’albo comunale cartaceo può rispecchiare una tendenza, al di là delle modinature, che pure sono numerose? Lunedì 21 luglio, alla bacheca di Palazzo erano appese una quarantina fra domande e notifiche di costruzione: dalla cuccia per il cane a Tremona, alle monofamigliari progettate a Salorino, Arzo (2) e Tremona; ampliamenti in vista per uno stabile abitativo a Mendrisio ed una carpenteria a Genestrerio; c’è un cambio di destinazione a Rancate, chiesto per uno stabile in cui verranno eliminati locali di svago per far posto ad appartamenti; sono state presentate modifiche, a Rancate, in uno stabile in costruzione destinato ad unità abitative per studenti; ancora a Rancate è sollecitata una variante nell’ambito dell’edificazione di uno stabile industriale con annesso impianto di betonaggio; a Genestrerio una società immobiliare ha chiesto la licenza per la sistemazione di una ex cava (superficie di 20 mila quadrati); a Mendrisio un garage ha inoltrato la domanda per costruire un’expo di auto mentre a Capolago qualcuno costruirà una piscina.
Dopo-fusioni,
un bilancio atteso
Il Municipio, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale è stato criticato per non aver messo a consuntivo una valutazione politica delle avvenute aggregazioni; l’Esecutivo l’ha promessa nel prossimo bilancio di chiusura; fra gli aspetti da valutare c’è senz’altro quello degli insediamenti avvenuti dopo le fusioni per capire se questo processo ha generato sviluppo oppure no. E in che modo.