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red.) Rifuti: la “tassa mista” non è una nuova tassa e neppure una nuova imposta, ma una diversa modalità di prelievo del costo dello smaltimento della spazzatura, affinché sia rispettato il principio della causalità e garantita la parità di trattamento fra tutti i cittadini.
Seguendo questo filo conduttore il governo ticinese nei giorni scorsi ha pubblicato una riforma della legge di applicazione cantonale della LF sulla protezione dell’ambiente.
Fatto salvo l’iter positivo in seno al Parlamento, le modifiche obbligano i Comuni ad introdurre una tassa base per finanziare i costi fissi di gestione del servizio raccolta rifiuti, stabilita con un’ordinanza comunale che distingue fra economie domestiche e aziende; e una tassa sul sacco, detta anche tassa sul quantitativo, destinata a finanziare i costi di smaltimento, stabilita con un minimo e un massimo dal Governo (stima attuale: fr 0.85 – fr 0.95); i Comuni possono introdurre delle facilitazioni per determinate categorie sociali.
In Ticino, su 135 Comuni, 52 già applicano la tassa mista. Chiasso ha fatto da battistrada perché l’introduzione è datata 1994, vent’anni fa. I risultati ottenuti sono sempre stati eccellenti e raggiungono l’obiettivo della differenziazione della spazzatura, con un occhio attento alla riutilizzazione. Proprio uno degli scopi che intende perseguire il Cantone. Con Balerna (2006) la città di confine è l’unica, nel Mendrisiotto, ad essere già in sintonia con la strategia annunciata ora dal Governo. Tutti gli altri comuni hanno in dotazione solo la tassa base. Stabio e Lugano sono i comuni più… diversi: nessuna tassa, fino ad ora, perché i costi della spazzatura sono coperti con le imposte comunali.
Recentemente due Comuni, Mendrisio e Castel San Pietro, hanno già comunicato di avere l’intenzione di introdurre la tassa mista, ma di aspettare la proposta del Cantone, a titolo di base legale, valida per tutti i Comuni. In ottobre, a Castel San Pietro, saranno messi in vendita, per cominciare, i sacchi colorati, anzi… bianchi. I prezzi saranno comunicati durante l’estate. Il Legislativo castellano ha già accettato il principio dell’introduzione di una tassa sul sacco.