Eric e Christophe Klein hanno “griffato” un’impresa che nella storia nazionale delle bocce è riuscita a pochissimi.Hanno vinto per la seconda volta consecutiva il Campionato Svizzero a coppie. Il primo exploit lo compirono un anno fa a Berna (ricordiamo con piacere la bellissima prova di Claudio Mombelli e Alessandro “Tano” Solcà dell’Ideal di Coldrerio, battuti allora solo in finale). Il secondo eccezionale exploit i due Klein l’hanno realizzato a Neuchâtel domenica scorsa.
Vincere un torneo che assegna il titolo nazionale è già impresa notevole. Rivincerlo nell’edizione successiva è atto da leggenda.
Con qualche siparietto in più. Eric e Christoph sono padre e figlio. Il padre risiede da quattro anni a Vacallo. Pensava di aver raggiunto l’età della pensione, lui che è ingegnere, ma le grandi firme orologiere svizzere per le quali ha lavorato una vita non intendono fare a meno della sua esperienza professionale. Il figlio è avvocato. Risiede in un piccolo comune del Canton Berna e presta sevizio per la Confederazione. Tra gli impegni lavorativi e quelli di giovane marito e padre, Christophe si diletta con evidente successo con le raffe e le puntate. Ma le sue uscite, purtroppo, sono rare.
I due sono tesserati per la Bocciofila San Gottardo di Chiasso, Club che va certamente fiero delle loro prestazioni e delle loro vittorie.
Hanno vinto a Neuchâtel, città della quale sono originari e nella quale hanno risieduto sino a poco tempo fa. Il che ha costituito un supplemento d’orgoglio. Orgoglio che si riflette anche nell’anima degli sportivi della nostra regione che li ha accolti come sportivi attivi e, nel caso del padre, come cittadino. Tanto bravi sono, Klein & Klein, che le loro imprese potrebbero anche non essere giunte al capolinea.
A Neuchâtel ha conquistato la medaglia d’argento, battuta in finale solo per 12 a 10, un’altra formazione della nostra regione: quella abbinata di Davide Bianchi (Centrale di Novazzano) e di Sergio Frigomosca (Bocciofila 84 di Balerna). Altra prestazione di altissimo valore.
Gran Premio Danilo Croci
Lasciata ad altri Club la tradizionale gara denominata “Sagra della bocciata”, organizzata per moltissimi anni, la bocciofila Romano di Mendrisio ha intrapreso un nuovo percorso. Ha indetto la prima edizione del “Gran Premio Danilo Croci” l’imprenditore di successo che ha legato indissolubilmente la sua attività sportiva (e sentimentale) al popolare Club della Città. Il torneo è stato una tappa del circuito della Federazione Bocce Ticino. La macchina organizzatrice della Romano è perfettamente oleata da lunga e intensa esperienza, condizione necessaria per garantirsi il pieno successo. E così è stato.
La ciliegina sulla torta? A contendersi la vittoria finale sono entrate sulla corsia di gioco della Cercera, sede tecnica della Romano – due formazioni della nostra regione: quella di Giacomo Lucini e di Salvatore Ruta della San Gottardo e quella di Alfredo Colombo e Flavio Segrada della Campionese. Hanno vinto i primi.
La sera della finale, il Presidente Franco Cereghetti è stato l’anfitrione degli onori di casa indetti per presentare il nuovo torneo. Vi hanno partecipato, oltre allo sponsor Danilo Croci, i suoi colleghi dirigenti e i rappresentanti delle Autorità: dal Consigliere nazionale Marco Romano al deputato in Gran Consiglio Luca Beretta Piccoli, nonché i Municipali Rolando Peternier e Piermaria Calderari. Il “nuovo” Gran Premio ha già un futuro.