Coldrerio, via libera alle FFS

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Coldrerio, 8 aprile 2010 - palazzi in zona Mercole a Coldrerio (FOTO FIORENZO MAFFI)

(red.) Le Ferrovie potranno montare il cantiere per rifare la galleria,  come previsto, nel mese di gennaio, a condizione che Coldrerio prima dell’avvio dei lavori, abbia a disposizione l’approvvigionamento alternativo di acqua potabile. Questo l’effetto concreto della  decisione presa dal Consiglio comunale di mercoledì 8 ottobre che con 20 sì (PLR, PPD, Lega-Udc-Ind), il no del socialista Matteo Muschietti e 3 astensioni venute dal PS ha autorizzato la dismissione del pozzo B2, una delle 4 fonti che alimentano i rubinetti del paese.

Un “via libera” che, a sua volta, sul piano formale, coinciderà con la restrizione dell’area di protezione della medesima zona di falda. “Decisione delicata quella che dobbiamo prendere stasera”, ha detto il presidente del CC Paolo Rusca (Lega-Udc-Ind.). E’ toccato al sindaco Corrado Solcà e al vice sindaco Mauro Carobbio, delegato del Municipio al dossier “Acquedotto Regionale”, rispondere ad alcuni dubbi e perplessità sollevati da Muschietti sul comportamento delle Ferrovie – in parte pure criticate dal gruppo Lega – che con questa procedura avrebbero messo in difficoltà il Comune. “Abbiamo sostenuto le trattative in modo deciso e forte”, ha spiegato il sindaco, consapevoli che il primo oiettivo nostro è di garantire alla popolazione questo bene prezioso che è l’acqua. Più volte abbiamo chiesto di rinviare l’intervento dopo l’esecuzione dell’acquedotto regionale; ma abbiamo capito che la tempistica annunciata dalle Ferrovie non può essere cambiata. Grazie alla disponibilità di Coldrerio, le Ferrovie potranno ora procedere con un progetto nel campo del trasporto pubblico di cui beneficierà l’intera popolazione svizzera”. Il gruppo (GAL) che, in attesa della cosituzione del consorzio, sta seguendo le sorti dell’acquedotto regionale – ha sottolineato  il vice sindaco – non ha certamente vita facile quando deve incontrare gli enti pubblici proprietari delle infrastrutture sotto cui scorrono le falde d’acqua. Ma i risultati sono positivi per i Comuni del Mendrisiotto; e grazie al GAL le Ferrovie stanno ora portando avanti il discorso della disponibilità ad un contributo finanziario “perché capiscono il problema del conflitto esistente nelle zone di protezione”. Come nel caso di Coldrerio, che ha ottenuto tutte le garanzie richieste dal Comune, con relative indennità, messe nero bianco “su documenti sui quali, come abbiamo preteso, figurano le firme dei più alti responsabili del progetto Corridoio 4, e non dei semplici funzionari”, ha ricordato Corrado Solcà. Fra le garanzie, quelle dei controlli della qualità dell’acqua – problema sollevato da Valeria Bianchi Lardelli – che si prolungheranno nel tempo,  permettendo così si intercettare eventuali problemi che potrebbero rimanere “occulti” nei primi anni.

La decisione di Novazzano
Il Legislativo di Novazzano, riunito in seduta lunedì sera, ha approvato praticamente con voto unanime (24 sì e un contrario) il progetto che consentirà l’approvvigionamento idrico di Coldrerio via Novazzano e Chiasso, nell’ambito dei lavori promossi per l’ampliamento del corridoio FFS. Il progetto delle FFS è curato dall’ing. Carlo Cometti, di Besazio. Le discussioni, in seno al consesso, hanno riguardato in particolare l’opportunità di promuovere un investimento di questo tipo, quando il progetto di Acquedotto regionale si trova “immobilizzato” da un ricorso al Tribunale federale. I consiglieri hanno sollevato anche alcune perplessità riguardo questioni tecniche legate all’inversione della rete idrica e alla possibilità che si verifichino problemi.