Modernità, onore e onere a Riva

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• (red.) Non è semplice da dirimere la questione del Centro scolastico di Riva San Vitale (nella fotografia).

L’edificio è stato costruito in tre tappe dal 1963 al 1973 e ora necessita di una ristrutturazione; ma il Cantone lo ha elevato al rango di “Monumento del moderno” insieme ad altri 62 edifici di varia natura sparsi in tutto il Ticino. Un onore ma anche un onere! Come tale, infatti, la costruzione che si compone delle scuole elementari (15 aule), scuola dell’infanzia e palestra, va tutelata; ovvero può essere unicamente oggetto di una ristrutturazione di tipo conservativo che mantenga forma architettonica e contenuti concepiti a suo tempo dagli architetti Flora Ruchat, Aurelio Galfetti e Ivo Trümpy. L’investimento è stato stimato attorno ai 7 milioni  ed il Cantone si dice disposto a contribuire nella misura di 500 mila franchi.

“In buona sostanza, il Cantone ha posto questi 63 edifici del Ticino sotto tutela quali monumenti del moderno – riferisce il sindaco di Riva San Vitale Fausto Medici – ma non ha fissato o previsto un fondo per sostenere e contribuire agli interventi”. La somma di 500 mila franchi nel caso specifico corrisponde al 10% sul 70% della spesa (che si situa attorno ai 5 milioni). “Una cifra bassa – ammette il sindaco – anche perché la tutela definita nel piano regolatore impone che l’edificio non sia leso dal profilo architettonico e mantenga esattamente la vocazione originaria ossia quella di centro scolastico. Tuttavia a Riva San Vitale registriamo da tempo un calo di allievi. Al momento abbiamo 8 sezioni di scuola elementare ma il capoluogo ha preannunciato che probabilmente i bambini di Capolago (una trentina) saranno trasferiti a Mendrisio”. A questo punto, le aule occupate diverrebbero 6 su un totale di 15. Ci si troverebbe dunque a far fronte ad un importante investimento senza la possibilità di cambiare destinazione almeno ad una parte dell’edificio. “Per questa ragione abbiamo deciso di trattare con il Cantone per trovare nuove soluzioni riguardo alla destinazione di parte degli spazi. Noi comunque il restauro dobbiamo promuoverlo, anche se – va detto – non è urgente”.

• Allievi di Capolago al Canavee,
Riva chiede un incontro
Se Mendrisio trasferirà davvero 30 bambini di Capolago a Canavee, Riva San Vitale dovrà pagare due docenti in meno ma… “non bisogna fare unicamente un calcolo finanziario – commenta il sindaco – come cittadino ritengo che sia peccato trasferire gli allievi di Capolago a Mendrisio, proprio perché tutti i loro scambi sociali e ludici sono in questa zona. Frequenterebbero l’asilo a Capolago, le elementari a Mendrisio per poi tornare a Riva per le Medie. Senza contare il discorso del tragitto casa-scuola a piedi”. Per vederci chiaro, il Municipio ha chiesto un incontro con il capodicastero Samuel Maffi.

• Un direttore al 100%
per il Basso Ceresio
Novità del prossimo anno sarà anche l’istituzione di ua figura di direttore al 100% per gli istituti scolastici delle elementari del Basso Ceresio. Le autorità cantonali hanno aperto un concorso per la carica che andrà a dirigere le sedi di Melano-Maroggia, Rovio, Arogno e Riva San Vitale con i bambini di Brusino e quelli di Capolago (che, come detto, potrebbero trasferirsi armi e bagagli a Mendrisio). In totale 27 sezioni o 25 (se i bimbi di Capolago traslocano).

• Restauro delle scuole,
già scelti gli architetti
Diverse dunque le questioni da sciogliere riguardo al capitolo-scuola a Riva ma intanto il Municipio ha pubblicato il messaggio per la richiesta di un credito di 400 mila franchi per la progettazione definitiva degli interventi di restauro e risanamento del centro scolastico. Precedentemente era già stato promosso un concorso per la scelta degli architetti. Dieci i concorrenti che – ad un’approfondita selezione – hanno portato l’Esecutivo alla scelta degli architetti Michele e Francesco Bardelli di Locarno. Saranno loro a portare a compimento il progetto definitivo che verrà realizzato sotto la direzione architettonica dell’architetto Ivo Trümpy.

• La procedura è ancora lunga
Non bisogna certo attendersi che il cantiere apra domani! Una volta pronto il progetto definitivo, verranno presentate la domanda di costruzione e la relativa richiesta di sussidi al Cantone. La ristrutturazione avverrà a tappe sia per facilitare l’andamento scolastico che per diluire l’investimento nelle casse comunali.